Tutela del Saarloos WolfHund in Italia
EDUCAZIONE NATURALE
6° giorno di scuola - 4/05/2014- In anticipo Eddy, Manuela, Uria e Rik mi suonano il campanello, che ragazzi disciplinati!
Finisco alla svelta di sistemare i miei canetti e li raggiungo di corsa.
Finisco alla svelta di sistemare i miei canetti e li raggiungo di corsa. Oggi non lavoriamo in pista, l'erba nei campi è molto alta, dobbiamo aspettare il primo taglio, a noi va bene lo stesso perchè i lupetti in questo ultimo periodo stanno chiedendo, fanno tante domande tipiche della loro fase di crescita e oggi ci concentriamo su come rispondere correttamente a queste due meraviglie. Uria e Rik sono fratelli di cucciolata, quindi stessa età, entrambi a 16 mesi avanzano richieste educative... come?? Uria è un gregario, probabilmente una sentinella e nel suo essere avanza richieste insistenti, evidenti, invadenti e non da tregua alla sua mamma umana. Tutta arzilla e pimpante questa folletta saltellante guarda Manuela e se potesse parlare come noi ecco che una vocina acuta e sottile direbbe “mamma, mamma, mamma questo lo posso fare??? E questo? E questo?? Dai, dai spiegami perchè sto crescendo, devo imparare!!! Su mamma, spicciati!!! Mamma?? Mamma?? Allora?? Non mi rispondi?? Va bene allora sai che ti dico? Ci provo da sola poi se faccio dei danni pazienza”. Stare dietro a questo tornado è un lavoro a tempo pieno, impegnativo ma anche molto divertente. Rik è un leader, chissà, forse un alfa, non conosciamo gli altri fratelli e non possiamo averne la certezza, ma sicuramente questo lupetto è di alto rango quindi le sue richieste nei confronti di Eddy vengono mosse in modo diverso rispetto a quelle di Uria nei confronti di Manuela. Rik dato il suo ruolo non si scompone mai più del dovuto, questo non vuole dire che non ha bisogno di una giuda, ci mancherebbe, ma le sue richieste educative sono più velate. Perchè? Perchè la sua forza caratteriale lo porta a risolversi i problemi anche da solo. Lui se potesse parlare avrebbe una voce ancora infantile ma profonda e tranquilla e direbbe a Eddy “Senti caro il mio compagno di vita... non ti sembra il caso ormai di spiegarmi come ci si comporta da grandi? Spiegati bene perchè io il linguaggio sapiens non lo capisco molto bene... se non sei in grado di spiegarti mi arrangio da solo... devo stare attento che il mondo non mi cada addosso - ma tanto c'è Uria che mi avverte! - però se tu potessi aiutarmi io sarei certamente più contento!''
Ogni cane è una
creatura unica e meravigliosa: la razza, il sesso, l'età, le
esperienze vissute o non vissute e il ruolo, sono tutte variabili
che danno vita a milioni di possibilità, una diversa dall'altra;
detto questo non parliamo di metodi perchè non se ne veniamo a capo
e non parliamo di linee orizzontali e cani ferali perchè i nostri
beniamini se capissero andrebbero in svenimento controllato.
Uria nell'ultimo periodo mostra delle insicurezze nell'approccio
con cani che non conosce sopratutto se sono cuccioli. Davanti a
cani adulti si agita ma in brevissimo tempo capisce cosa può o non
può fare, con i cuccioli il suo approccio è dapprima contenuto poi
tende a dominarli e a esagerare nelle sottomissioni. Giustamente
Manuela si pone delle domande e vuole aiutare Uria nei rapporti con
cani estranei. Insieme analizziamo il comportamento che è del tutto
normale... Uria è una sentinella, ha un temperamento alto, è
attratta dagli stimoli esterni e la sua voglia di conoscere è
dettata dal suo ruolo. Vede un cane e deve conoscerlo. Va bene ma
c'è modo e maniera e comunque non è necessario entrare a contatto
con un cane e buttarlo a terra per conoscerlo.
Intanto si rende necessario placare l'entusiasmo della piccola,
trovata la calma, se il cane amico è ben disposto e sereno ci
possiamo avvicinare. Come placarla? Dicendogli che va tutto bene e
che se si rilassa andiamo insieme a fare i convenevoli.
Ma come???
Non si diceva che accarezzare il cane aumenta lo stato di
insicurezza?? Bazzecole (per dirla in italiano)!!!
Dipende da come ci muoviamo e dal nostro stato emotivo. Certo che
se l'umano è ansioso e preoccupato, è questo quello trasmette; ma
se invece siamo tranquilli e sereni, con carezze lente e sentite
diciamo al nostro cane “mettiti qua seduto vicino a me, stai
tranquillo, calmati... bravissimo zucchino ora possiamo fare le
presentazioni”.
Non è complicato vero?
Perchè Uria dopo questo primo momento di euforia non ha nessun
problema con cani adulti ma con i cuccioli esagera?
Un cane adulto, in canese spiega a Uria che ciò le è concesso, e
questo da sicurezza alla piccola; lei sa benissimo cosa deve fare,
il suo equilibrio la porta a rispondere correttamente!... ma a un
cucciolo???
Un cucciolo non le dice cosa deve fare ma le chiede cosa lui può
fare o non fare. Uria ha 16 mesi e ancora non è in grado di
rispondere, ha bisogno che Manuela la indirizzi nelle risposte; se
viene a mancare l'appoggio della sua mamma umana, Uria entra in
stress da insicurezza e reagisce con la risposta più ovvia “senti
non lo so, ma per non sbagliare ti metto sotto”.
Uria che non consce ancora i fatti della vita, ha bisogno di
sicurezza e di educazione, un cucciolo chiede a lei e questo la
disorienta un po', così il folletto gli risponde come gli
suggerisce il suo pensiero ''ma non lo vedi che anche io sto un po'
come stai te? allora, senti qua: il comportamento deve essere
rispettoso, però io te lo dico come mi viene, Manuela non mi dice
che così è sbagliato quindi forse si deve essere un po' bulli ...
uffa c'ho un po' di confusione in testa ... Manu allora!? faccio
bene a fare così??''
Il comportamento di Uria, date le circostanze è normale ed
equilibrato, ora basta aiutarla.
Manuela tiene Uria al guinzaglio seduta al suo fianco, io vado a
prendere Goccia, una femmina di Golden Retriever di 7 anni
equilibrata che conosce benissimo i lupini. Uria vede la bionda e
incomincia ad agitarsi, Manuela con dolcezza e serietà le dice di
stare seduta; la carezza, e all'istante la rossa si placa e
diligentemente rimane appiccicata alla sua Manu; è bravissima!...
faccio un giretto con Goccia e mi avvicino tranquillamente a Uria,
Goccia paciosa scodinzola e ben disposta è propensa all'approccio,
Urietta felicissima si avvicina; prima tira, poi si placa alla voce
di Manuela, prova a dominare Goccia ma la signora in goldenese le
spiega che non si fa ed ecco fatto che nasce una nuova amicizia
nella più totale serenità.
Brava Uria!
Ora porto in casa Goccia e prendo Arya, la mia Saarloos femmina di
2 anni e 4 mesi. Uria in questo caso non si agita nemmeno, è
bastato l'odore e lo sguardo di Arya per metterla al suo posto, non
c'è nemmeno bisogno di entrare a contatto, si sono spiegate, si
tollerano ma non hanno interesse ad interagire fisicamente.
Dobbiamo sforzarle? Direi che dobbiamo rispettarle. Goccia anche se
è abituata a stare con i lupini non ha sviluppato un linguaggio
completo come il loro e alla piccola Uria è servito un momento per
capirla, mentre con Arya, Saarloos come lei, la comunicazione è
stata istantanea.
Poi venite a dirmi che sono tutti uguali...
Ombromanto, il mio
cucciolo di Cane Lupo Cecoslovacco maschio di 6 mesi, nella lezione
precedente ha conosciuto Uria e si è spaventato a causa
dell'irruenza della piccola,e per la prima volta in vita sua si è
trovato costretto a fare un ringhietto per allontanarla. Lo prendo
per fare vedere a Manuela come una banalità può segnare un
cucciolo, accompagno il mio piccolo al guinzaglio in giardino dove
ci sono Uria e Rik; il piccolo appena vede Uria s'immobilizza, ha
paura di lei, si ricorda l'esperienza precedente e non la vuole
ripetere. Abbraccio Ombromanto lo rassicuro faccio un giretto, lo
tranquillizzo e lo riporto in braccio in casa. Ombromanto è forte,
non è successo niente di grave e supererà questa esperienza
uscendone più forte. Questa volta ha capito che Uria non è un
mostro, non è obbligatorio che diventino amici ma è importante che
superi l'esperienza vissuta da lui in modo negativo. Niente di
grave insomma ma è bene capire che se il nostro cane non ha delle
buone norme di comportamento oltre a stressarsi potrebbe creare dei
problemi anche agli altri cani sopratutto se cuccioli.
Lavoriamo con i Saarloosini sulle condotte, vediamo come si
comportamento. Entrambi mostrano indocilità (docilità: capacità di
accettare le regole del branco). Procediamo come al solito
inserendo un pochino di obbedienza che altro non vuole dire se non
smetterla di giocare e fare le vocine soavi ma chiedere una buona
norma di comportamento. Entrambi i rossi oggi hanno qualche
difficoltà nella chiamata.
Che dobbiamo fare? Rispondergli a tono.
Se chiedo al mio cane di venire verso di me e lui non ci vuole
venire, forse mi sta chiedendo se può fare altro invece di darmi
retta. Lo può fare? E se poi me lo chiede quando è libero e sta
vicino a qualcosa di pericoloso? io lo chiamo e lui non
viene?
No, direi proprio che non lo può fare, quindi bisogna dirglielo,
non chiederlo. Vieni qui!
Senza perdere la calma, senza usare il guinzaglio come fosse un
cappio o un attrezzo dalla complicata tecnologia, con la voce
diciamo VIENI e con una leggera pressione del guinzaglio sul
collare fisso lo indirizziamo verso di noi, appena il suo sguardo
incrocia il nostro il tono della voce cambia ed esplode in un bel
BRAVO!! Durante la richiesta siamo fermi e chiediamo la risposta
corretta, nell'esatto istante in cui il cane ci guarda esplodiamo
di felicità.
Le emozioni devono essere vere e sentite, il cane non
s'imbroglia.
Manu e Eddy capiscono al volo, ma appena i loro lupetti gli danno
retta, pretendono troppo e questi nuovamente s'impongono.
si deve procedere sempre a piccoli passi; dopo una piccolo
traguardo non si può pretendere di vincere il campionato; partita
dopo partita cresce la sicurezza. Un vieni, un altro vieni, un
altro ancora e la docilità aumenta.... alzata questa qualità
naturale possiamo fare un passo oltre. Ed ecco l'affiancamento del
cane a noi, ed eccola lì che compare la duttilità (predisposizione
del cane ad apprendere).
Basta poco per perdere l'attenzione e ci dobbiamo impegnare,
dobbiamo concentrarci per capire in anticipo cosa sta per
succedere, capire come variano le qualità naturali ed intervenire
per modificarle.
Questi lupini sono maestri, li guardiamo e sono loro ad insegnare a
noi cosa e come dobbiamo fare. Mostrano indocilità ed ecco che sia
Eddy che Manuela la colgono e danno la risposta adeguata, prendono
la fiducia del cane assecondandoli nei movimenti, tutti volti a
stare vicini senza mai allontanarsi l'uno dall'altro, in breve
ricompare la duttilità e BINGOOOOOOOOOOO!!!! Grandissimi!!!
Un mega sorriso si stampa sul mio viso e non mi spreco in
complimenti.
Rik e Eddy mi hanno scioccata!
Eddy si è impegnato tantissimo, ha visto quello che Rik chiedeva e
contenuto come un Buddha non si è dato per vinto e imperterrito ha
continuato a guidare il rosso... Rik felice come non mai si è
spiaccicato al fianco di Eddy seguendolo in un cerchio con Eddy
all'interno, la coda è voltata verso di lui quasi non lo volesse
fare più scappare.
Bhe io mi sono commossa a vederli così uniti.
Non vi nascondo che avevo i miei sentiti dubbi la prima volta che
li ho visti, pensavo ci sarebbe voluto parecchio tempo prima di
raggiungere questo risultato e invece mi rimangio tutto e ancora i
miei complimenti!!
Manu e Uria che dire.... siete due ragazze tutto pepe che imparano
l'una dall'altra, amo guardarvi volteggiare, sorrido ad ogni passo
avanti e faccio un gran tifo per voi!!!
Grazie ragazzi per un ulteriore giornata altamente istruttiva che
mi ha insegnato tanto e nuovamente mi ha dato la conferma di quanto
siamo meravigliosi, completi e davvero poco scontati questi Cani
Lupo si Saarloos.
Alla prossima!!! - Stefania
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