associazione cane lupo di saarloos

Associazione Cane Lupo di Saarloos

 

Tutela del Saarloos WolfHund in Italia

Image description


STORIA DEL CANE LUPO DI SAARLOOS

associazione cane lupo di saarloos
associazione cane lupo di saarloos

Fig. 1 e 2 Leendert Saarloos

 

Lendeert Saarloos (16-11-1884/13-01-1969) nato e cresciuto a Dordrecht (Olanda) dove fondò una società elettrica era un cuoco di professione ed etologo per passione. Lavorava per una compagnia di navigazione; amante della natura, ad ogni attracco della nave ove prestava servizio, e per tutto il tempo che gli era concesso in libera uscita, soleva andare in esplorazione dei territori naturali della località, per conoscerne la fauna selvatica.

Ossessionato in maniera eccitante dall'idea di riuscire a creare una razza canina che più di ogni altra risultasse l'esatto connubio fra cane e lupo, nel 1925 iniziò l'allevamento sperimentale del Cane Lupo di Saarloos.

Lasciò così il mare per immergersi nella sua vera passione.

Saarloos era un amante del pastore tedesco ma riteneva che molte caratteristiche naturali della razza erano ormai perdute, sovente parlava con disprezzo nei confronti degli allevatori del Pastore Tedesco da bellezza.

Desiderava fortemente riuscire a regredire la decadenza strutturale del Cane, deficitaria rispetti agli avi, per tornare il più possibile al primo stadio di selezione, fortificando il fisico, rendendolo più resistente a malattie e stress, rimettendo in lui, i sensi del Lupo e la sua vigoria.

Lo scopo della selezione del Cane Lupo di Saarloos mirava quindi a rinforzare il fisico tramite le caratteristiche del Lupo unendo la duttilità nell'addestramento del Pastore Tedesco da lavoro.

Scelse 3 pastori tedeschi. Il capo stipite Gerard van Fransenum (V. Stubersheim x Irmhuld Wotan), Pastore Tedesco di origine prussiana, le cui linee di sangue (Gerard's Axel) erano rinomate per le grandi doti addestrative sperimentate nella prima guerra mondiale, erano difatti cani al servizio dell'esercito.

Il 15 settembre 1934 Saarloos registrò ufficialmente il suo allevamento Van de Kilstroom al Kennel Club dei Paesi Bassi.

Nel suo allevamento erano presenti due Pastori Tedeschi Asta Van de Kilstroom e Axel Van de Kilstroom dai quali nel 1935 nacque una cucciolata, tra i cuccioli venne scelta Assia Van de Kilstroom che entrò a fare parte insieme a Gerard nella selezione del Cane Lupo di Saarloos.

La capostipite lupina venne rappresentata da Fleur una Lupa Europea discendente dal ramo dei Lupi Siberiani, acquistata allo Zoo di Blijdorp a Rotterdam. Sembra però che questa Lupa, sia stata colpita, ancora cucciola, da una malattia che la portò alla morte.

Non intimorito dall’evento che avrebbe dovuto far vacillare le sue convinzioni che il Selvatico è più resistente alle malattie, comprò una seconda Lupa, sempre allo Zoo di Rotterdam e chiamò anche lei ‘Fleur’ – nota curiosa: tutte le sue Lupe, acquistate per rigenerare il sangue lupino durante gli accoppiamenti per la selezione della nuova razza, le chiamò Fleur.

associazione cane lupo di saarloos

Fig.3 Gerard Van Fransenum e Fleur

 

Il primo accoppiamento tra Fleur e Gerard avvenne nel 1937, nacquero tre cuccioli ma dopo nemmeno un mese morirono di peste, probabilmente portata da un visitatore.

Ancora una volta senza perdere il coraggio Leendert Saarloos fece riaccoppiare il suo Pastore e la sua Lupa, e vennero alla luce due femmine grigie – Pittah e Fleurie – e un maschio – Barrè. Anche questi tre cuccioli si  ammalarono e solo le femmine sopravvissero. Anche questi tre cuccioli si ammalarono e solo le femmine sopravvissero. L’importanza di avere un maschio dall’unione del sangue Lupa-Pastore era oltremodo necessaria, e nella primavera del 1938, Gerard e Fleur figliarono nuovamente: sei femmine e un maschio fu il risultato della monta. In ricordo del piccolo Barrè, il maschio venne così chiamato. Barrè rimase nell’allevamento, le sorelline furono affidate.

Nota curiosa: tutti i soggetti affidati, sono rimasti di proprietà di L. Saarloos. I maschi sono stati affidati castrati. In questo modo potevano essere tenute sotto controllo le nascite ed essere evitati incroci di sangue non voluti.

Nello stesso anno furono accoppiati anche i due Pastori Tedeschi Gerard Van Fransenum e Assia Van de Kilstroom, da questa cucciolata rimasero in allevamento un maschio e una femmina Max e Dela Van de Kilstroom.

La nuova generazione ebbe inizio con la cucciolata tra Gerard Van Fransenum e la figlia Fleurie nel 1939  ciò portò ad avere dei cuccioli al 75% Pastore Tedesco e 25% Lupo. Tale scelta fu effettuata per eliminare l'innata riservatezza del Lupo, nacquero 7 cuccioli, due rimasero in allevamento, Kaja Van de Kilstroom, la prima marrone foresta della storia della razza, il zittisce le dicerie intorno alla quale, successivamente, furono inseriti Husky negli accoppiamenti.

Saarloos applicò una rigorosa selezione per l'addestramento dei suoi cani ma incontrò non pochi ostacoli, il fisico fu rafforzato ma l'innata diffidenza istintiva eredita dal Lupo rendeva pressochè impossibile l'attacco nella fase di addestramento, alla più piccola minaccia i cani scappavano.

Nel 1940 Largo van de Kilstroom venne accoppiato con Dela Van de Kilstroom, volle unire un ibrido di seconda generazione con un Pastore Tedesco nel tentativo di vincere l'innata diffidenza lupina. Dall'unione nacquero 13 cuccioli di cui solo uno portò avanti considerevolmente la selezione, Tarzan Van de Kilstroom. Lo stesso anno accoppiò anche Barrè Van de Kilstroom con Fleurie, nacquerò 8 ibridi di seconda generazione, due rimasero in allevamento ma successivamente uno finì allo zoo di Berlino e l'altro non si rivelò idoneo alla selezione.

Nel 1941, è la cucciolata tra Pittah I (F1) con il fratellastro Max (Pastore Tedesco) a rendere Saarloos estremamente orgoglioso. E' forse la prima volta che tutti i nati, rispecchiavano le peculiarità volute dall'allevatore, la timidezza non era manifesta mentre apparivano le doti addestrative del capo stipite Gerard Van Fransenum. Tutti i soggetti vennero arruolati nel servizio d'ordine della polizia. Saarloos cominciò a credere molto nella sua selezione. Le impressioni che riceveva dall'estero erano gratificanti e le richieste dei suoi Cane Lupo aumentavano.

Ufficializzò il nome della razza in “European Wolfdog”. Di contro gli allevatori del Pastore Tedesco non vedevano di buon occhio questo esperimento, poteva essere una seria minaccia al loro lavoro di selezione.

Nel 1942 venne presentata la richiesta al consiglio amministrativo di riconoscere gl'incroci ma la domanda fu respinta perchè i cani presentavano poca uniformità e attitudine al lavoro.

Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 alcuni cani vennero utilizzati in Protezione Civile a Dordrecht, nella polizia giudiziaria e come cani guida per non vedenti.

Negli anni intercorsi fra 1941 e il 1969, l’allevamento dei Cani Lupi di Saarloos subì alti e bassi. La seconda guerra mondiale fu parte in causa del declino e nel 1950, un virus lo indebolì ulteriormente.
Vani furono i consigli degli amici di vaccinare gli Animali. Saarloos era convinto che non si trattava di un’epidemia da virus, ma da un problema di malnutrizione e dallo stato di cattività.

Durante la seconda guerra mondiale, Saarloos, ebbe la visita della commissione per accertare il riconoscimento della razza. Nonostante gli animali fossero identificabili e gli incroci avvenissero sotto controllo e con registrazioni regolari, il comitato rimase negativamente colpito dalla situazione generale a cui si trovarono di fronte: le varie specie animali, non solo Cani e Lupi, ma anche volpi, scimmie e sciacalli, producevano un rumore assordante ed emanavano un forte odore che, unito a quello del cibo, risultava nauseabondo; inoltre, la stampa faceva propaganda negativa nei confronti dei Cani Lupo accusandoli d’essere pericolosi.                                                                            Nonostante tutte le avversità Saarloos andò avanti col suo progetto lavorando per consolidare i successi ottenuti.                                                                                               Il Cane Lupo non era un Cane da difesa, il Lupo tendenzialmente è un Animale sospettoso che conduce una vita appartata e preferisce scappare piuttosto che attaccare, non dimostrando aggressività né verso i suoi simili né verso l’uomo; e fu proprio questa caratteristica pacifica a salvare la vita ai Cani di Saarloos durante la seconda guerra mondiale, in quanto, in seguito al rumore dello sparo di una pistola, scapparono tutti e ciò indusse gli ufficiali tedeschi a rinunciare al progetto di utilizzarli al fronte.

associazione cane lupo di saarloos

Fig. 4 Fleur II


Nel 1955 fortificò la progenie inserendo altro sangue lupino, con ‘FleurII’ scegliendo come maschio per il primo accoppiamento ‘Barnun Van de Kilstroom’ (figlio di Zanzibar Van de Kilstroom – Almadin x Circe – e Petronella Van de Kilstroom – Tarzan x Dewata – unione del sangue di Largo, Fleurie, Max e Phitta).

associazione cane lupo di saarloos

Fig. 5 Yro Van de Kilstroom


E nel 1963 con FleurIII scegliendo come primo maschio per l’accoppiamento il suo preferito ‘Yro Van de Kilstroom’ (figlio di Damascus Van de Kilstroom – Tarzan x Dewata – e Odile Van de Kilstroom – Astor x Olivia /unione del sangue di Tarzan, Dewata, Circe, Zanzibar).

associazione cane lupo di saarloos
associazione cane lupo di saarloos

Fig. 6 e 7 Valpar Van de Kilstroom


Questo però, riportò nell’allevamento, quella diffidenza che tanto, Saarloos, fece per eliminare tramite il figlio Valpar Van de Kilstroom che entrò considerevolmente a fare parte della storia della razza.

La sua delusione più grande fu quella di non essere riuscito a creare un nuovo Cane da lavoro, superiore, rispetto alle razze già esistenti, nella robustezza fisica e nell’intelligenza.

Fortunatamente i meravigliosi esemplari non perirono con lui, grazie alla figlia Marijka e al supporto dell’Associazione Olandese. Fu riconosciuta ufficialmente come razza FCI nel 1975.

Il primo impiego del Cane Lupo di Saarloos lo troviamo nella guida per ciechi, la sua natura diffidente, lo porta ad essere circospetto, quindi l’idea di un cane cauto nelle situazioni nuove o possibilmente rischiose ha portato a credere di poterlo impegnare in maniera positiva. Di certo nell’era moderna questo non potrebbe più essere (e di fatto non lo è), vista la caotica vita del contemporaneo.

La seconda mansione accordatagli fu il soccorso, la Protezione Civile Olandese lo addestrò per tale opera.

Nota curiosa – Yro, addestrato personalmente da Leendert Saarloos, alla fine degli anni sessanta passò il test per il salvataggio.

La capacità di apprendimento del Cane Lupo di Saarloos è sorprendente, oltremisura, e non parlo solo della sua intelligenza, ma anche della velocità con cui apprende. Di certo questo non sopisce la sua innata diffidenza lupina, tale caratteristica infatti è il suo personale gioiello che lo distingue nel mondo. Di tale prerogativa, l’Associazione Olandese, che lo protegge dalle ibridazioni delle persone che tanto vorrebbero farne un’ottima occasione di alto commercio, ne ha fatto una dote fondamentale per il riconoscimento della razza.

La serietà delle persone innamorate del Cane Lupo di Saarloos è facilmente riscontrabile negli allevatori che lottano per essa. Non affidando a chicchessia le loro creature, confermano l’amore che nutrono per esse.

Il primo Cane Lupo di Saarloos e stato importato in Italia dal Sig. Rinauro Giancarlo nel 1998 e si chiamava Oural du Plateau Ardennaise.

Cane Lupo nel nome, Lupo nell’aspetto e nell’anima.
Lupo fuori e dentro. Regale e schivo, affettuoso e diffidente. Agile e veloce. Placido, tranquillo, infantile e rispettoso. Predatore potente. Sicuro nelle faccende del Selvatico, determinato nelle sue azioni.
Del Cane riporta solo la prospettiva, molto pratica e conveniente, di un Animale Addomesticato.