Tutela del Saarloos WolfHund in Italia
EDUCAZIONE NATURALE
1° giorno di
scuola
Il giorno 26 gennaio 2014,
ha avuto inizio il corso scolastico di specializzazione sul Cane
Lupo di Saarloos.
Allievi del corso – Manuela con Uria; Eddy con Ulrik.
Alle 10:30 arrivano
puntuali all’appuntamento Eddy, Manuela e Piergiorgio (marito di
Manuela) insieme a Ulrik (Rik per gli amici) e Uria. Uria e Ulrik
sono sorella e fratello di cucciolata, arrivano dall’Allevamento
Tachunga in Germania. Da quando sono arrivati in Italia e vivono
con le rispettive famiglie, non hanno mai smesso di frequentarsi
seppur non abitino nella stessa città; questo ha permesso ai due
Saarloos, che hanno da poco compiuto un anno, di continuare a
comportarsi come sorella e fratello.
Sono già stati qui da me qualche tempo fa, all’età di sette mesi;
una volta e solamente per poche ore; non mi sento quindi di dire
che conoscono me e questo posto.
La prima cosa da fare al loro arrivo, è quella di farli scendere
dalla macchina uno per volta e vedere come si comportano divisi uno
dall’altra.
Il primo a scendere è Ulrik – Rik.
Scoperta del luogo: Rik
scende dal vano posteriore dell’auto parcheggiata all’interno del
giardino di casa, vistosamente preoccupato; i suoi movimenti sono
molto lupini, si guarda intorno con la testa bassa e gira
nervosamente intorno alla macchina cercando un varco per
rientrarci. Non cerca il contatto con nessuno dei presenti
(Manuela, Piergiorgio ed io), e nemmeno con Eddy. Non conoscendolo,
non so se quando Eddy lo porta fuori si comporta nello stesso modo,
non so che rapporto ha con la macchina in generale, e non so che
rapporto ha con la macchina quando è in luoghi sconosciuti (se
vuole rientrarci oppure se cercava Uria che era ancora dentro) e
non so come si comporta invece in posti a lui congeniali nel
rapporto con la macchina e fuori. Per diversi minuti, Rik non si
allontana dalla macchina, non è incuriosito dal posto nuovo, non
mostra desiderio per esplorare il territorio e la sua attenzione
non è richiamata nemmeno dalla presenza dei miei Cani nel recinto
dietro casa. Dopo un po’ si rilassa un poco e si allontana di
qualche metro, gira un angolo di casa ma non trovando sicurezza si
avvicina nuovamente alla macchina.
Non credo che ci sia molto altro da vedere e chiedo a Eddy di
rimetterlo in macchina.
Quello che ho visto è
un tipico Cane Lupo di Saarloos che mette in mostra il suo lato più
caratteristico: la diffidenza. È abbastanza normale che in un posto
sconosciuto egli non si senta a proprio agio, ed è abbastanza
normale che cerchi una tana sicura per ritrovare tranquillità, ma è
strano che nonostante ci fosse un componente del suo Branco, per
l’esattezza il Papà di casa, lui non abbia cercato in Eddy quel
qualcosa che gli permettesse di superare il disagio.
Forse il problema era che fosse libero dal guinzaglio?
Ho riflettuto su questo e in effetti nel momento in cui siamo
dovuti uscire da casa per andare a fare la prova di ricerca, Rik,
al guinzaglio di Eddy, era tranquillo. Però, quando abbiamo
lavorato sulla chiamata e sull’allineamento nel giardino e lui era
ugualmente al guinzaglio d Eddy, il disagio era ugualmente ben
visibile. Forse quest’ultimo fatto narrato poteva dipendere da una
richiesta non usuale di Eddy, unita a un posto sconosciuto interno
ad un edificio e non in campo libero.
Non lo so, non conosco nessuno dei due, quindi non mi sento d poter
esprimere nessun giudizio.
Prova di ricerca: Rik,
Eddy, Piergiorgio ed io, ci siamo diretti nel campo di fianco a
casa per fare una piazzola con Rik; nel tragitto al guinzaglio da
casa al campo abbiamo passeggiato per alcune decine di metri sulla
strada prima di entrare nel campo di ricerca, e, una volta entrati,
abbiamo camminato ancora un po’ sull’erba.
Rik, come ho accennato prima, al guinzaglio è tranquillo; porta la
coda bassa in atteggiamento rilassato; non tira e non rimane
indietro; annusa con discrezione e controlla senza apparire
nervoso.
Ho tracciato per lui una piazzola con un’entrata e un’uscita; la
piazzola è grande, circa 4m. x 4m. e Rik sentendo l’emanazione
molto prima di arrivare effettivamente sulla partenza, si dirige
verso il tracciato; entra dall’entrata con il naso a terra, annusa
il terreno calpestato e mangia qualche conferma, non esce mai dal
tracciato; con calma si avvia verso l’uscita, e quando trova il
premio finale dico a Eddy di complimentarsi con il Lupetto; il
Saarloosino mangia qualche conferma e si allontana tranquillamente
per poi rientrare nella piazzola e annusare ancora un
pochino.
Mi è sembrato di vedere
un Cane che sapesse esattamente cosa fare, ha cercato con molta
tranquillità, ha lavorato da solo senza l’aiuto del suo compagno
che ogni tanto parlava; bellissimo osservare Rik che nonostante le
chiacchiere non si è mai distratto continuando il suo lavoro con la
stessa concentrazione ‘’senza alzare il naso dal tracciato finchè
non ha terminato’’.
In lui, la motivazione a lavorare è data dall’istinto, nel lavoro
ha messo in mostra la sua duttilità e, esattamente come se fosse un
libro animato, abbiamo visto dal vivo, la descrizione esatta di un
cercatore.
È disponibile ad immagazzinare nozioni utili alla sua
conoscenza.
Veramente bello!
Complimenti a questo Saarloos :D
Chiamata e allineamento: Mamma torna alla tana, i cuccioli l’attendono, festosi le vanno incontro, lei li accoglie, poi si incammina verso un posto sicuro per farli mangiare, i piccoli le si affiancano, i musini volti verso di lei, le lingue in movimento pronte a chiedere … Mamma si ferma, elargisce il pasto e fra scodinzolii generali, i piccoli godono delle cure di Mamma.
Forse il disagio del
posto e della novità non gli ha permesso di interessarsi ai
movimenti di Eddy. È pur vero che Eddy viene da conoscenze di
addestramento meccanico per cui scalfire alcuni movimenti
‘’meccanici’’ dal suo modo di comunicare con Ulrik non è
facile.
E non è facile motivare Rik e seguire Eddy.
Tutto ha inizio dalla richiesta di Eddy a Rik di indossare il
guinzaglio: si avvicina con cautela, è probabile che lo faccia per
non innervosire il Saarloos, oppure per non spaventarlo, ma, mi
chiedo ‘’perché? – perché deve fargli una fase di sospetto alla
‘’Pantera Rosa’’ quando è invece una cosa di ordinaria
amministrazione, visto che credo esca regolarmente con Eddy? – così
lo indispone!’’
Ulrik è un soggetto forte, che difficilmente si innervosisce, la
sua coda copre gli odori (significato - non si espone) quando non è
tranquillo, quando non si sente a suo agio, ma non si incanala fra
le cosce per poi andare a toccare la pancia, e le sue azioni
mostrano il desiderio a voler mettere un punto all’azione richiesta
da Eddy per raggiungere … Uria? la macchina? Non lo so … so solo
quello che vedo e cioè che lui non vuole stare lì, senza dire che
rifiuta Eddy (anche perché quando Eddy, lo richiama e lo bacia, Rik
sta lì, ma non è sufficiente!)
Eddy comincia a lavorare - è dapprima molto dolce e molto sinuoso
nei movimenti e difatti, anche se non proprio in maniera solare,
Rik acconsente ad andare da lui quando lo chiama e ad allinearsi
per un attimo al suo fianco. In questo comportamento rivediamo la
duttilità di Rik così come l’avevamo vista in pista, però da qui a
breve, vediamo anche il grado di docilità nei confronti di
Eddy.
Per docilità, ricordiamo che intendiamo il rispetto delle regole
del Branco, l’adattamento e il compiacimento nelle cose fatte
insieme.
Rik segue il bocconcino che Eddy ha in mano (duttilità) senza
scodinzolare (indocilità) come dovrebbe fare un cucciolo, come fa
un cucciolo all’arrivo di Mamma o Papà nelle zone rendez-vous al
rientro dalle cacce; Ulrik segue quasi in maniera passiva,
rispondendo ad uno stimolo privo di motivazione ed è questa la
causa per cui dopo i primi ‘’bravo’’ di Eddy, il Lupetto si
demotiva e comincia a tirare verso: Uria? la macchina? … non lo
sappiamo.
Ancora alcune prove di chiamata e alcuni tentativi di allineamenti
mostrano due entità ‘’timide’’, che alla luce del giorno vivono un
po’ di disagio. Beh per un Saarloos Lupino è normale … per il suo
Compagno? … non lo so … che sa anche lui un amante dell’ombra?!
:D
Battute a parte:
- questi due Ragazzi devono conoscere il rispetto/docilità fra
loro. E dal rispetto, devono cominciare a capire chi e cosa sono…
certo non sarà solo questo ad aumentare il loro rapporto, ma sarà
comunque un punto per cominciare capendo ‘’perchè un Cane ti corre
incontro festoso? Perché un Cane fa la condotta?
Credo che la prossima volta che ci incontreremo, gli chiederò di tradurci il rispetto per l’uomo proprio sulla motivazione: lavorare con e per te!
Mi piace molto Ulrik e mi piacerebbe vederlo più unito a Eddy.
È ora il momento di Uria.
Scoperta del luogo:
Uria scende dalla macchina tutta pimpante, si aggira un po’
ovunque, nella zona limitrofa all’auto e a noi con un fare
baldanzoso… sembra molto serena ma forse sta mascherando il leggero
disagio che vive in questo modo così apparentemente
goliardico.
Sente abbaiare i miei Cani e ne è curiosamente attratta, si dirige
verso l’abbaio, ascolta, torna indietro e con un lieve balzello si
infila fra le persone ferme in zona auto (io sono poco distante);
gira dietro all’auto con cui è arrivata e sparisce qualche secondo;
riappare più lontano oltre la mia macchina parcheggiata davanti a
quella sua. Lì vicino ci sono due ciotole a terra, le annusa, poi è
di nuovo in ascolto degli abbai.
Alza un poco il pelo fra le scapole e sulla groppa, ‘’uffa!’’
sembra dire, e torna fra noi.
Sempre con movimenti rapidi e mai di scatto gira di nuovo attorno
alla macchina, alzando il musetto ogni tanto come se volesse
incontrare il Fratello; curioso come, non potendo raggiungerlo, lo
cerca nel percorso fatto da lui pochi minuti prima e poi, esce
dalla situazione corricchiando nella direzione in cui, nel
frattempo, si è spostata Manuela; la oltrepassa, annusa il muretto
di confine del giardino e rientra passando rasente alla sua Mamma
umana e … cosa fa? … va a fare le zampe ad Eddy.
Oho oho! Eddy ha indosso l’odore di Rik! … Mi sono stupita del
grande legame che esiste fra lei e il Fratello, e questo
atteggiamento non fa che confermarmi quanto sia importante la
Famiglia per lei, per loro due (Ulrik pure la cercava) e per i
Saarloos.
Festeggiato Eddy, corre
da Manuela, torna, fa ancora un giretto, si sgrulla in maniera
poderosa per levar via tutti i pensieri e, oplà, è di nuovo vicina
all’auto. Si accosta al mezzo e ‘’va bene dai, se proprio non ti
apri, vado!’’ … questa Lupetta parla a fumetti, è deliziosa.
Continua a muoversi fra noi, e raggiunge Manuela che si è
allontana, poi torna e rivà da lei.
Uria sente molto il
Branco, per lei è vitale.
In tutti i suoi atteggiamenti mostra ancora la sua infantilità e
solo il tempo ci dirà se ‘’crescendo’’ i suoi gesti saranno ancora
di voler tenere tutti uniti e se saranno sempre tanto marcati; il
tempo ci dirà a quale ruolo sta aspirando.
Uria mi porta a pensare: nella loro Famiglia, hanno per caso bisogno di qualcuno che raggruppi gli individui? … chessò tipo una Mary Poppins? …
Mi piace questa rossa tutto pepe e non vedo l’ora di vederla all’opera!
Prova di ricerca:
sempre nel terreno vicino casa, preparo la traccia per Uria; non
pensando però all’interesse che la Saarloosina può avere per i miei
Cani che abbaiano dal giardino.
Errore!
Ok cambiamo
posto!
Nuova piazzola con entrata e uscita, ben lontana dalla zona dove i
miei Cani posso sbirciare.
Uria, anche qui fa
tutto in maniera rapida: entra annusa esce.
Ops! già fatto?!
Le riflessioni mi
portano a pensare che, come per quello che accaduto in casa, Uria
mostra la sua più che giustificata insicurezza (vista l’età) dando
spazio ad un temperamento alto, facendo le cose molto velocemente.
In traccia, sa esattamente cosa fare, ha istinto di ricerca e sa
come usarlo. L’emanazione poi è sicuramente forte e questo la
agevola a non doversi impegnare più di tanto…
Se non avesse fatto tutto bene, cioè se non avesse seguito tutta
l’emanazione, se avesse sfondato l’area e non avesse portato a
termine l’opera, potevo anche pensare che stava dando retta solo al
temperamento. Ma è la precisione con cui ha lavorato che mi fa
credere che se il temperamento c’entra, c’entra solo in
parte.
Solo il tempo mi può dare altre indicazioni su lei, deve acquisire
un po’ di esperienza di lavoro, e moderare il suo temperamento
sfruttandolo, ossia facendo una cosa per volta.
Aha ho capito … è una Femmina!!! Deve fare tutto velocemente per
poter fare più cose! :D .. chissà se è una caratteristica che ha
ereditato dalla sua Mamma umana, che, anche se conosco da
pochissimo tempo, mi sembra una persona molto attiva!!?!!
:D
Chiamata e allineamento: Mamma torna alla tana, i cuccioli l’attendono, festosi le vanno incontro, lei li accoglie, poi si incammina verso un posto sicuro per farli mangiare, i piccoli le si affiancano, i musini volti verso di lei, le lingue in movimento pronte a chiedere … Mamma si ferma, elargisce il pasto e fra scodinzolii generali, i piccoli godono delle cure di Mamma.
Uria con le crocchine normali, non è molto convinta che quella sia la reale simulazione del ritorno dei grandi dalle cacce … cambiate le conferme, la Lupetta si attiva!
Non confondiamo questo atteggiamento con la classica richiesta di attenzione del condizionamento positivo, perché abbiamo a che fare con un Ibrido di Lupo, e conquistare la sua attenzione al di fuori delle zone conosciute non è cosa da poco.
Uria come una cucciola
è felice di rispondere alla chiamatina di Manuela e di allinearsi
al suo fianco e come una ballerina si muove in maniera sinuosa.
Lavora sotto stimolo ma poco a poco le incomincia a piacere,
comincia a capire e a ricordare; sposta la coda verso la sua
Compagna, e a lei si stringe fino ad attaccarsi alle sue
gambe.
Bellissima!
Provo ad osare di più!
Spiego a Manuela che ora non deve più tenere la mano in modo che possa essere uno stimolo attivo, ma che la mano deve chiudersi sul centro del suo corpo … Uria deve rispondere alla motivazione che trova nella sua figura (intesa come immagine rappresentativa di qualcosa di importante, non come influsso visivo – la differenza è sostanziale); il temperamento scenderà per far posto alla docilità.
Non è facile da capire come concetto, farlo proprio lo è poi ancora meno, ma Manuela comprende il significato della faccenda e comincia a muoversi diversamente. BINGO!!!
Vorrei sottolineare che quando Uria ha cominciato a rispondere allo stimolo lo ha fatto con Manuela perché era Manuela, non lo avrebbe fatto con nessun altro!
Finita la lezione arriva a casa una mia amica con la sua Golden e mi salta all’occhio il comportamento dei tre Cani. I Lupetti si avvicinano a Jasmine (la Golden) con fare che apparentemente poteva sembrare amichevole ma non lo era per niente: stanno crescendo! …penso. Il pelo era un po’ alto e la postura leggermente rigida, erano preoccupati e nello stesso momento comunicavano alla Golden di non oltrepassare il confine virtuale. Jasmine era a disagio e un pochino spaventata dalla loro presenza e ha incominciato a fare le zampe a Ginevra (la mia amica, nonché sua Compagna) come se volesse salirle in braccio, cercava sicurezza e Ginevra a modo suo è riuscita un pochino a rassicurarla. I Lupetti, anche se più forti e a disagio pure loro, si sono allontanati un pochino a giocare tenendo comunque la Golden sotto controllo. Uria ha fatto una pipì poco distante e Rik l’ha fatta sopra. Uria ha lasciato il suo odore per aumentare la sua forza, Rik ha unito il suo odore a quello della Sorella per tracciare la forza del loro Branco … è una cosa questa che avviene fra intimi e ha confermato quanto detto inizialmente, ossia: Uria e Ulrik sentono il legame familiare che hanno e sanno di appartenersi.
Ho passato
delle piacevolissime ore con questi Lupetti e li ringrazio per
tutte le cose belle che mi hanno svelato.
Ringrazio anche Ginevra e Jasmine che con la loro visita hanno
completato la prestazione.
Appuntamento al prossimo incontro. Stefania
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