Tutela del Saarloos WolfHund in Italia
Atrofia progressiva della retina (PRA)
Fig. 10 Esame del fondo oculare su un occhio affetto da
PRA.
L’Atrofia Progressiva della Retina e’ una patologia su base
ereditaria che consiste in una degenerazione ed atrofia secondaria
della retina. All’esame del fondo oculare si nota una modificazione
diffusa del colore, del fondo con un aumento della reflettivita’
del tappeto lucido alla luce del oftalmoscopio, un'attenuazione
graduale dei vasi retinici.
La papilla e’ chiara ed atrofica
La malattia si presenta in entrambi gli occhi ed il proprietario
del cane nota segni di stress ed atteggiamento prudente nel
muoversi dell’animale maggiormente alla luce crepuscolare.
Patogenesi: Si tratta della più comune retinopatia acquisita del cane, nonché della principale causa di cecità in questa specie animale. Nella maggior parte dei casi, viene trasmessa attraverso un gene autosomico recessivo. La condizione è caratterizzata da un difetto ereditario di uno degli enzimi della fototrasduzione dei fotorecettori retinici. Le differenti razze canine sono colpite da diverse forme della malattia, a seconda della localizzazione della mutazione e dell’enzima difettoso. Tuttavia, indipendentemente dalla mutazione/enzima specifico, la via finale di tutte le forme della malattia è l’atrofia progressiva dei coni e dei bastoncelli.
Diagnosi: Il primo segno di solito è la perdita delle visione notturna o nictalopia, che riflette il danneggiamento dei bastoncelli. Di conseguenza, la valutazione comportamentale del cane (risposta alla minaccia, test del labirinto) va effettuata in varie condizioni di illuminazione. La malattia è progressiva e porta invariabilmente alla cecità, i segni oftalmoscopici di PRA/PRCD si manifestano con prime alterazioni di solito nella parte periferica del tappeto, vicino alla giunzione non tappetale. Si tratta di attenuazione vascolare (specialmente delle arteriole) ed assunzione di una colorazione anomala grigia (lieve iporeflettività).
I casi moderati ed avanzati sono caratterizzati da:
Ipereflettività progressiva del tappeto, dovuta ad assottigliamento della retina nervosa
Attenuazione dei vasi sanguigni: “vasi fantasma”
Aspetto screziato delle aree non tappetali: pigmento che si ammassa in posizione adiacente alle aree di depigmentazione. Questo aspetto è causato dalla migrazione degli RPE fagocitari.
Atrofia del nervo ottico: pallore che deriva da demielinizzazione e perdita di circolazione
Riscontri oftalmici aggiuntivi
Di solito il riflesso pupillare è presente, benché possa essere rallentato ed incompleto
Cataratte:sono davvero una complicazione secondaria?
Elettroretinografia (ERG) viene utilizzata per registrare le risposte elettrofisiologiche dei fotorecettori allo stimolo luminoso. La sua importanza in oftalmologia veterinaria deriva da parecchi fattori:
Il lampo ERG fornisce una valutazione obiettiva ed accurata della funzione della retina esterna, più affidabile dei segni oftalmoscopici e comportamentali, soggettivi.
Diagnosi precoce: in molte razze, le anomalie elettrofisiologiche associate a PRA/PRCD si possono rilevare molto prima della comparsa delle manifestazioni comportamentali o delle alterazioni del fondo dell’occhio.
Nei pazienti con cataratta, dove le opacità della lente impediscono un accurato esame del fondo dell’occhio, l’ERG trova impiego per determinare la presenza della funzionalità retinica e la prognosi chirurgica.
Test del DNA:I vantaggi dei test sul DNA sono che possono essere condotti a qualsiasi età e consentono anche di identificare i portatori eterozigoti; tuttavia, la maggior parte dei test attuali identifica i marcatori genetici piuttosto che il gene mutato, di per sé, per cui la loro accuratezza è stata messa in discussione.
Terapia : non esiste una
terapia efficace e la prognosi per la vista e’ infausta.
Gli animali conservano una certa capacita’ di muoversi
nell’ambiente famigliare. L’uso di sostanze antiossidanti e
vitamine per la degenerazione nervosa della retina rallentano la
progressione.
Oggi giorno l’inquinamento ambientale e alimentare crea un aumento
di radicali liberi con alterazioni del sistema immunitario e
fenomeni degenerativi responsabili di invecchiamento precoce e
alterazione della retina
La luteina e’ in grado di prevenire e rallentare i processi
degenerativi a carico delle retina.
Un approccio integrato della malattia migliora la retina e
l’organismo nel suo insieme, l’uso di antiossidanti, vitamine e
oligoelementi migliora la visione, l’applicazione di colliri deve
tenere sotto controllo eventuali malattie oculari come cataratta,
uveite, cheratocongiuntiviti ecc.
Non bisogna dimenticare che la retina e’ un prolungamento del
cervello ,importante quindi migliorare la funzionalita’ cerebrale
.
Una degenerazione retinica precoce e’ sintomo di un invecchiamento
precoce sempre piu’ presente nei nostri animali a causa di un
eccesso di inquinanti ambientali ed alimentari, da un sistema
vaccinale spesso troppo intenso, da un uso spropositato di farmaci
e da una carenza di antiossidanti ed enzimi indispensabili per
l’attivita’ cellulare.
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